domenica 18 settembre 2011

Eva

Dunque, Eva. Il primo ricordo che ho di lei è quello di una sedicenne seduta al tavolino del bar di fronte alla mia scuola, accanto ad un ragazzino pieno di brufoli e con due grossi occhiali non brutto, in verità, ma tanto tanto secchione. Eva era proprio carina nella sua divisa verde e blu, quella della scuola privata davanti al mio liceo, da cui era dovuta fuggire dopo aver rubato quintali di cancelleria dai ripostigli del segretario. Perché lo avesse fatto? Era una monellata, certo, ma se le fosse andata bene sarebbe stato l’affare del secolo. Cancelleria in quantità in cambio di compiti per casa personalizzati. Sì, perché Eva non si limitava mica a copiare le versioni. Si faceva proprio scrivere i temi dai suoi “amici” secchioni. Sono sicura che lo avrebbero fatto senza farsi pregare anche se lei non avesse offerto in cambio quaderni fighissimi, perché Eva era così brillante, simpatica, bella, che qualsiasi coetaneo l’avrebbe seguita in capo al mondo. Io al tempo ero la ragazzina più timida del quartiere e stringere amicizia con lei mi aprì a un nuovo mondo. Eva aveva mille interessi: giocava a tennis, era la presidentessa del club filatelico giovanile, faceva danza, lavorava come volontaria in un dopo-scuola per bambini extracomunitari. Ma quello che mi piaceva di lei non era come riuscisse bene in tutto questo (per la verità non era brava praticamente in nulla, la sua specialità è davvero “vivere in questa giungla ch’è il mondo, amica mia!”) ma come fosse capace di saltare da un’attività all’altra nel giro di un mesetto. Perché Eva si annoiava a fare sempre “le stesse pallosissime cose”, come chiamava lei quelle che fino a qualche giorno prima definiva “le passioni della mia vita”. Magari vi ho dato l’idea di una ragazzina borghese che frequenta una scuola privata e partecipa a eventi charity. E invece Eva era tutt’altro che questo. Eva è davvero una ragazza libera, che fa solo quello che le va, che non si fa problemi a dire cose spiacevoli alla gente… tanto poi se la cava con un sorriso irresistibile che la fa sempre perdonare. E imparerete a conoscerla anche voi, e a perdonarla. Quando posterà un virus, spacciandolo per il link a un giveaway natalizio.

Kiri

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